Olivetti Lettera 36 è la prima macchina per scrivere elettrica portatile della Olivetti nata nel 1970 dal progetto di Ettore Sottsass, già padre della celebre Olivetti Valentine, e Hans Von Klier.
La macchina per scrivere
Fu progettata nel 1970 dall'architetto e designer Ettore Sottsass, in collaborazione con Hans Von Klier. Con la Lettera 36 la Olivetti entra nel mercato delle portatili elettriche. La parte meccanica è derivata dalla Lettera 32, progettata da Marcello Nizzoli.
Sebbene fosse una macchina portatile, i meccanismi del motore elettrico comportarono un aumento del peso, arrivando a più di 7 kg, riducendone significativamente la portabilità.
Ne esistono due versioni: la prima era caratterizzata da tasti circolari, la seconda da tasti quadrati, considerati più funzionali.
La scrittura avviene ancora con i classici martelletti porta-caratteri.
La versione italiana della macchina utilizza il layout QZERTY, anche se sono state prodotte versioni con disposizioni differenti di tasti a seconda della lingua a cui erano rivolte.
L'insieme dei caratteri a disposizione ha evidenti mancanze: non è presente il tasto col numero 1 che si ottiene utilizzando la lettera l (elle) minuscola oppure la I (i) maiuscola; allo stesso modo mancano inoltre i tasti per le vocali accentate maiuscole usate nella lingua italiana, che andavano sostituite dalle lettere normali seguite dall'apostrofo. Questa tipologia di soluzioni era piuttosto comune nelle macchine per scrivere dell'epoca.
Note
Voci correlate
- Macchina per scrivere
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